Dedicato a ....

OLTRE LA MORTE

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Quando i tuoi occhi
lanciano lampi
nel mio petto
c’è tempesta


La terra canta
le sue canzoni più belle
al tocco
dei tuoi piedi

Il mio amore
ha viaggiato
per secoli
e quando ti ha vista
ha trovato la pace

Se una volta
tu guardassi
il mio viso renderesti
dolce la mia vita
oltre la morte

Il mistero
dell’infinito
sta scritto
sulla tua fronte
e non mi stanco
mai di leggerlo

LE PERSONE VENGONO NELLA TUA VITA...

...PER UNA RAGIONE.


Le persone vengono nella tua vita per una ragione per una stagione o per tutta la vita. Quando saprai perché, saprai cosa fare con quella persona. Sicuramente è per darti consigli e supporto, per aiutarti fisicamente, emotivamente o spiritualmente.
Queste persone possono sembrare un dono del cielo e lo sono: loro sono lì per il motivo per cui tu hai bisogno che ci siano. Quindi, senza nessuno sbaglio da parte tua o nel momento meno opportuno, questa persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione a fine. Qualche volta se ne vanno, qualche volta si comportano male e ti costringono a prendere una decisione. Ciò che dobbiamo capire è che il nostro bisogno e stato soddisfatto, il nostro desiderio realizzato, il nostro lavoro è finito: la tua preghiera ha avuto una risposta ed ora è il momento di andare avanti. Alcune persone vengono nella nostra vita per una STAGIONE perché è arrivato il tuo momento di condividere, crescere ed imparare. Loro ti portano un’esperienza di pace e ti fanno ridere. Possono insegnarti qualcosa che non hai mai fatto, di solito ti danno un’incredibile quantità di gioia.
CREDICI, E’ VERO! MA SOLO PER UNA STAGIONE. Le relazioni che durano TUTTA LA VITA ti insegnano lezioni che durano TUTTA LA VITA, ti insegnano cosa devi costruire al fine di avere delle solide fondamenta emotive. Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni e aree della tua vita. Si dice che l’amore è cieco, ma l’amicizia è chiaroveggenza.

LA VITA

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A PENSARCI

LA VITA E’ FATTA DI ARRIVI E DI PARTENZE

DI MOMENTI PASSATI INSIEME,

DI ATTIMI BREVI E ISTANTI FUGACI

E DI ADDII LUNGHI E TORMENTATI.

E’ FATTA DI PAROLE NON DETTE,

SGUARDI MAL CELATI ATTRAVERSO IL VETRO

DI UN TRENO CHE SEPARA DUE ESISTENZE.

E’ FATTA DI MANCANZE

CHE GRAFFIANO IL CUORE,

E DI RICORDI CHE TI ESPLODONO DENTRO

SOPRAFFACENDOTI CON EMOZIONI

CHE NON POTEVI IMMAGINARE.

E’ FATTA DI MOMENTI

IN CUI VORRESTI DIRE “RESTA”

E INVECE RIESCI SOLO A DIRE

“E’ ORA DI ANDARE”.

E’ FATTA DI SOGNI IMPOSSIBILI

E ANIME GEMELLE

E DI LEGAMI FRAGILI EPPURE FORTI

NELLA LORO INESISTENZA.

E’ FATTA DI RICORDI E DI CANZONI

CHE UN DESTINO RADIOFONICO CRUDELE

CONTINUA A RIPROPORTI.

E’ FATTA DI ORGOGLIO E LACRIME SMORZATE

PERCHE’ FINO ALL’ULTIMO

BISOGNA ESSERE FORTI,

E DI ATTIMI

CHE POSSONO CAMBIARE UN’ESISTENZA,

CHE VOLUTAMENTE FINGIAMO DI IGNORARE

PER PAURA, FALSA FORZA, O ECCESSIVA SICUREZZA …

E LE OCCASIONI PASSANO,

E CI TROVIAMO COME SEMPRE SOLI

PUR IN MEZZO A TANTA GENTE, FORSE UN PO’ SVUOTATI,

MA ESTREMAMENTE RICCHI DENTRO

DI EMOZIONI CHE LA RAGIONE NON PUO’ IMPEDIRTI DI PROVARE

PRONTI AD AFFRONTARE UN’ALTRA ESTATE,

UN ALTRO INVERNO, UN ALTRO ANNO,

CON LA PAURA CHE CIO’ CHE E’ NON SARA’ PIU’

E CON LA SPERANZA CHE IN FONDO

NIENTE MAI FINISCE VERAMENTE

GUARIGIONE

Traduzione diretta dalle lezioni di PARAMAHANSA YOGANANDA



COME TRASFORMARE LE MANI IN BATTERIE DI FORZA VITALE CON PROPRIETA’ DI GUARIGIONE.




LE RISORSE DI ENERGIA DEL CORPO Il corpo umano può essere paragonato alla batteria di un’auto. Così come la batteria di un’auto dipende dall’acqua distillata immessa dall’esterno e dall’energia proveniente dall’interno, il corpo umano dipende dal cibo e dalla Forza Vitale.

LA VOLONTA’ ATTIRA ENERGIA DAL COSMO DENTRO IL CORPO. Questa Forza Vitale” è raccolta principalmente nel midollo allungato e distribuita nel corpo attraverso le sottodinamo nei cinque plessi. Il midollo allungato è alimentato dall’Energia Cosmica che ci circonda e che è attratta nel corpo dalla forza di volontà, in questo modo l’Energia Cosmica è convertita in Forza Vitale dalla volontà che è la radio ricevente e la dinamo principale del corpo. Molto spesso, comunque, la gente si scoraggia e permette ad inibizioni ereditarie della mente subconscia di ostacolare la volontà. Le suggestioni della vecchiaia, incidenti, malattie, eredità, istinti, ecc. demoralizzano la volontà in molti individui. Nel corso di una grave malattia, per esempio, ricordi di precedenti infermità così come ricordi di fallimenti passati, frustrazioni e delusioni dovute a debolezza, riempiono la coscienza col timore che il corpo non possa guarire. Può sopraggiungere la morte se uno “si dà per vinto”; se invece rifiuta di essere scoraggiato, la volontà produce la Forza Vitale che può riparare e riaggiustare tutti i tessuti incluse le ossa, gli organi, ecc. Perciò se uno rifiuta di scoraggiarsi o di prendere sul serio gli illusori cambiamenti del corpo e dei pensieri relativi a limitazioni ereditarie, la disintegrazione del corpo viene arrestata. Gradi diversi di forza di volontà sviluppano gradi corrispondenti di sensibilità al dolore e alla morte: alcuni combattono le ferite e vivono, altri si rassegnano al “loro destino” ad ogni più piccola indisposizione.


Così diventa evidente che il tipo e la durata della vita dipendono dalla volontà. Molte persone muoiono mentalmente molto prima di morire fisicamente; quando uno cessa di avere ambizioni e di interessarsi alla vita, la volontà si paralizza. Quando questa volontà-radio è fuori tono o distrutta, l’Energia Cosmica cessa di rifornire la “dinamo” di riserva del midollo allungato e la salute fisica lentamente viene meno per mancanza di Forza Vitale. Questa è la causa principale dei sintomi della vecchiaia. Più forte è la volontà, più grande è il flusso di energia nei tessuti e nelle varie parti del corpo.




LA VOLONTA’ E’ IL FATTORE CHE SOSTIENE LA VITA.
Il cibo non può ringiovanire il corpo di un individuo la cui volontà è debole, perché è la volontà interna, o Forza Vitale, che cambia il cibo in energia. Solidi, liquidi e gas non possono essere assimilati dopo che il rifornimento di Forza Vitale, che dipende dalla volontà, è cessato. Quando uno ha una volontà forte e risoluta diventa sempre più indipendente dal cibo: può assorbire la coscienza di immutabilità ed iniettarla con l’Energia Cosmica in tutte le cellule rendendole libere dal deterioramento o dalla crescita. Poi, queste cellule, diventano “magnetizzate” e vivono solo col potere vibratorio dell’Energia Cosmica Intelligente o parola di Dio, che secondo la Bibbia è Dio.

PENSIERI DI FATICA IMPEDISCONO IL RIFORNIMENTO DI ENERGIA.
L’Energia Cosmica, attraverso la volontà, alimenta il midollo allungato che a sua volta alimenta i cinque plessi. La Forza Vitale nei plessi porta avanti il “lavoro telefonico” dei cinque sensi attraverso i nervi sensori e quello dei muscoli e delle giunture attraverso i nervi motori. Lo stesso principio vitale ricarica la circolazione, vitalizza ogni cellula del corpo ed alimenta anche ogni nervo, tutti questi a loro volta ricaricano tutte le altre cellule del corpo. Poiché le cellule non sono altro che volontà ed energia condensata, possono essere istantaneamente rinnovate dal potere di una forte ed incrollabile volontà. Perciò non si dovrebbe mai pensare o dire di essere stanchi, perché così facendo si diventa due volte più stanchi e paralizziamo la volontà che deve essere attiva per poter immettere l’Energia Cosmica nel corpo. Malattie acute e croniche derivano dalla mancanza di forza vitale, da una alimentazione sbagliata, da superlavoro o da altre cattive abitudini.

LA MEDICINA HA POCA INFLUENZA SUL COMPORTAMENTO “MENTALE” E SULLE “NOZIONI DI MALATTIA” DELLE CELLULE SOMATICHE.
Il cibo e la medicina hanno solo un effetto indiretto e limitato sulle semplici cellule germinali e sono molto lente nel cambiare la natura ed il comportamento delle cellule somatiche e degli organi specializzati. La medicina ed il cibo appropriato possono aiutare molto ma non possono ricreare un organo. Perché ? Lo spermatozoo e l’ovulo, traendo nutrimento dal corpo della madre, si sviluppano da particelle invertebrate di protoplasma trasformandosi in un bambino con ossa, nervi, organi, ecc. La Forza Vitale ed il cibo crearono tutti gli organi specializzati partendo dall’ovulo e dallo spermatozoo perché essi contenevano tutte le informazioni nelle cellule germinali obbedienti alla mente, comunque, mentre gli organi si formavano, le cellule cambiavano. Queste cellule diventate “somatiche”, costituenti gli organi ed i tessuti, sono molto rigide e difficili da controllare al punto che che il cibo e le medicine sono incapaci di ricreare gli organi. Originariamente la mente e la Forza Vitale indussero le cellule germinali a creare gli organi, ma una volta che le cellule germinali si cambiano in cellule somatiche, esse cominciano a governare la mente e la Forza Vitale ; quindi l’umanità può riguadagnare il potere di guarire, ricreare arti od organi perduti, solo imparando a convertire le cellule somatiche nello stato originario, cioè obbedienti alle cellule germinali. Liberando la Forza Vitale e la mente dalla schiavitù del corpo e aumentando la vitalità ed il potere mentale, si può far si che le cellule somatiche si cambino in cellule germinali.

PERCHE’ LE CELLULE GERMINALI SI CAMBIANO IN OSTINATE CELLULE SOMATICHE ?
Gli organi sono mantenuti dalla mente subconscia che contiene la registrazione delle nostre esperienze e del nostro comportamento attraverso tutte le nostre incarnazioni, perciò, sebbene il corpo umano si sviluppi da cellule germinali mutevoli, subconsci e ben determinati architetti (designers) lentamente trasformano queste cellule germinali in cellule somatiche che costituiscono gli organi specializzati e le membra del corpo umano.

In altre parole, le cellule somatiche sono governate da architetti organici specializzati: questi sono il risultato delle nostre azioni passate e nascono e muoiono con gli organi e le membra che consciamente ideano e costruiscono. Quando uno dei polmoni o un braccio è perduto, l’architetto specializzato di quel polmone o braccio muore con lui, per questo il corpo è incapace di ricreare queste parti del corpo perdute.

POSSONO ORGANI E MEMBRA PERDUTI ESSERE RICREATI?
Allo scopo di ricreare gli organi perduti è necessario operare segue:
1) La Forza Vitale deve obbedire alla volontà istantaneamente.
2) La volontà deve essere convertita nella Volontà Divina che tutto crea. 3) La Forza Vitale deve essere rifornita dei “designers” psicologici degli organi umani quando questi stessi organi sono perduti a causa di malattie e incidenti. Il “designer” perduto deve essere visualizzato fino a che non rinasce di nuovo. Per essere capaci di fare questo, si deve saper materializzare i pensieri.
4) La volontà deve essere capace di farli fluttuare nella Forza Vitale e la Forza Vitale deve essere continuamente ricaricata di Energia Cosmica. La volontà deve essere tenuta libera e non ostacolata da suggestioni ereditarie scoraggianti.
5) Per ultimo, quando la volontà può superare tutti i pregiudizi ereditari istintivi che riguardano la ricreazione di organi umani e creare “designers” psicologici viventi, allora questi “designers” cominciano ad usare la carica extra di Energia Vitale e a condensare la semiconscia Forza Vitale in elettroni che sono ulteriormente condensati in gas, materia e così via. Poi gli architetti (designers) cominciano ad usare il nuovo protoplasma creato dalla condensazione di energia, sostanze chimiche, alimentari e sangue del corpo per ricreare e sostituire un organo perduto. Sepolto nella mente umana è il male : debole idea di impotenza di milioni di anni, ed occorreranno anni per imparare come mettere in pratica i suddetti metodi.

L’EFFICACIA DEI METODI DI CURA DELLA MEDICINA E’ LIMITATA COSI’ COME LO SONO ALTRI METODI
Questo metodo di guarigione si verifica infallibilmente con lo sviluppo ed il rafforzamento della forza di volontà e della Forza Vitale; inoltre, questa forza di volontà umana deve impregnarsi dell’invincibile, illimitato potere di guarigione dell’Onnipotente. Né la medicina, né qualsiasi altra agenzia materiale è riuscita ad avere il controllo sulla forza elettronica, vibratoria ed il potere creativo delle cellule umane. Se il corpo è privato di energia e coscienza non può vivere anche se non si può negare che la medicina abbia la sua utilità, comunque sappiate che più dipendete dal limitato potere delle medicine, più debole sarà la vostra volontà e più difficile sarà l’accesso all’illimitato Potere di Guarigione del Divino. Quanto più sarete in questo Potere tanto meno avrete bisogno di dipendere dalle medicine. Difetti organici e malattie croniche possono essere trattate con successo con la forza di volontà ricaricata divinamente e la Forza Vitale che da soli sono i costruttori onnipotenti di tutti i tessuti nuovi o corrotti del corpo. Ossa, sangue, midollo, nervi, tessuti cerebrali, ogni parte del corpo è materializzata direttamente dall’ovulo e dallo spermatozoo per mezzo della latente forza di volontà e dalla Forza Vitale.

ADAMO ED EVA SI RIPRODUSSERO MATERIALIZZANDO VOLONTA’ ED ENERGIA
Naturalmente, originariamente la Volontà Divina dovette creare e materializzare lo spermatozoo e l’ovulo che contenevano il più perfetto Disegno Divino. Le cellule dello sperma primordiale e degli ovuli furono materializzati negli organismi degli originali uomo e donna, Adamo ed Eva, prima che la propagazione di causa ed effetto fosse istituita. Potevano ricreare i loro corpi e propagarsi materializzando la loro vitalità e le loro tendenze, rivestendole con membra e carne materializzate. Erano in costante comunione con l’Onnipotente, perciò la loro forza di volontà era in sintonia con la Volontà Infinita ed essi potevano creare esseri umani dall’etere nello stesso modo di Dio. E’ solo dopo che la loro volontà divenne schiava dell’ego e dei sensi anziché guidata dalla saggezza che essi svilupparono il sesso e la creazione sessuale. Questo significò la caduta dai loro poteri divini a modi terreni di vita e creazione. La loro volontà, non più guidata dalla saggezza si oppose alla Volontà Divina che è guidata solo dalla saggezza. Da allora una caparbietà malguidata, ostinata ed una satanica ignoranza, essendo concentrata nel corpo mutevole invece che nell’Immutevole Spirito, hanno creato difettosi, limitati “designers” dei loro corpi e dei loro organi.

Questi “designers” mentali difettosi, ereditati dagli originali genitori di tutta l’umanità, sono così perpetuati nelle infinite cellule dello sperma e degli ovuli. In questo modo l’uomo perse il potere di materializzare figli spirituali e di creare corpi perfetti in cui qualsiasi organo o arto, ecc. poteva essere ricreato a volontà. La rottura di ossa, la perdita di membra, organi o perfino ferite o perdita del cervello non avrebbero conseguenze se potessero essere ricreati o ripristinati senza dolore per mezzo di metodi supercoscienti e con la Volontà Divina, durante il rilassamento cosciente o sotto anestesia. Se il territorio della volontà e dell’energia è l’intero corpo umano, l’individuo ordinario, che è schiavo del suo corpo, trova che possiede soltanto un controllo imperfetto sui muscoli. La prima cosa da fare è di imparare a controllare i muscoli ed il corpo con la volontà e la Forza Vitale; poi imparare a sentire viva la relazione tra volontà Forza Vitale e organi vitali con il rilassamento dei nervi sensori e degli organi involontari, per esempio togliendo energia dal cuore, dai polmoni, ecc.


Praticando gli esercizi di “energizzazione” (tensione e rilassamento) uno può operare con fede assoluta nel potere onnipotente della volontà. Lo scopo della tensione e del rilassamento è la dissociazione della Forza Vitale e della mente dalla consapevolezza del corpo. Lentamente, coscienziosamente e pazientemente, tendere e rilassare, cioè, inviare e togliere alternativamente la Forza Vitale, per parecchie volte e a più riprese, da qualsiasi parte del corpo. Quando ciò è raggiunto, la volontà e la Forza Vitale posseggono in effetti l’intero corpo e possono, attraverso i loro “raggi curativi”, rimuovere difetti cronici da ogni parte del corpo. Il corpo astrale, in apparenza simile ad una vasta nebulosa o alla coda di una cometa, ricarica il corpo fisico di Energia Cosmica attraverso il midollo allungato. Come la scienza ufficiale ha dimostrato che un pezzo di cuore di pollo può essere tenuto in vita e può crescere con la somministrazione di cibo e prodotti chimici, così lo “Hindu Yoga” ha dimostrato che il cuore ed il corpo umano possono essere tenuti vivi in uno stato di “incoscienza” senza cibo, ossigeno o sostanze chimiche.
(Se il cuore fosse fermato e l’energia distribuita in tutto il corpo, quest’ultimo non si decomporrebbe; ma se il cuore fosse fermato e l’energia ritirata dalla spina, la decomposizione del corpo sarebbe inevitabile. Gli Yogis sanno come fermare il cuore e l’azione dei polmoni volontariamente e nello stesso tempo rimanere in vita trattenendo un po’ di Energia Cosmica nei loro corpi in modo da sostenere le cellule in stato di incoscienza.)

UNA PARTE DEL CORPO PUO’ ESSERE RICARICATA SENZA TENSIONE.
Questo metodo non è efficace per gli organi involontari che possono essere ricaricati solo praticando la tecnica di concentrazione Hong- So. Per curare disturbi cardiaci o cerebrali, uno può mandare mentalmente energia alla parte affetta concentrandosi semplicemente su di essa, senza tensione. In questo modo si può mandare una debole, fievole corrente di energia a qualsiasi parte del corpo. Effettivamente il tendere e rilassare con la volontà produce più energia che la concentrazione da sola, ma anche una gentile cosciente tensione e rilassamento dell’intero corpo invia energia salutare e vitalità curando cuore e cervello. Bisogna ricordarsi, comunque, che nel tendere e rilassare l’intero corpo in vista di guarire disturbi del cuore o del cervello, la concentrazione deve essere incentrata sull’organo ammalato.

C’E’ ANCHE UN ALTRO METODO DI GUARIGIONE.

· Sedete col busto eretto.

· Contraete e rilassate il corpo gentilmente.

· Calmatevi – Toccate una volta il midollo allungato in modo da rendere più facile per voi la concentrazione su di esso. Poi visualizzate l’Energia Cosmica che circonda il corpo e lo penetra attraverso il midollo allungato e nel punto in mezzo alle sopracciglia per poi riversarsi nella spina dorsale.

· Sentite l’energia fluire per tutta la lunghezza delle due braccia fino alle mani.

· Continuate a contrarre e rilassare il corpo e a sentire la Forza Vitale fluire dal midollo allungato e dal punto tra le sopracciglia, attraverso la spina dorsale fino alle mani.

· Smettere di contrarvi e rilassarvi e strofinate con fermezza l’intero braccio sinistro con il palmo della mano destra (su e giù diverse volte). Fate la stessa cosa al braccio destro con il palmo sinistro.

· Rilassatevi visualizzando continuamente l’Energia Cosmica e volendo fermamente che quest’ultima discenda dal midollo allungato nelle mani attraverso le braccia.

· Ora, con gli occhi chiusi, rapidamente ma gentilmente strofinate le vostre mani insieme per circa venti volte.

· Separate le mani e portate le braccia in alto, sentirete la corrente vitale fluire dal midollo allungato nella spina e nelle braccia con una sensazione di pizzicore e formicolio.

· Le vostre mani così magnetizzate con l’Energia possono essere usate per curare e guarire qualsiasi parte ammalata del vostro corpo o di qualsiasi altra persona che non è necessario sia nelle vostre immediate vicinanze, perché non occorre toccare il vostro paziente. Questa Forza Vitale che passa attraverso le mani ha un potere infinito di proiezione.

La volontà umana e l’Energia controllano il corpo umano in modo imperfetto, ma la Volontà trasmessa divinamente funziona perfettamente non solo per curare le vostre afflizioni fisiche ma anche quelle degli altri benché siano lontani.Perciò dovete, per questo, visualizzare il vostro paziente e lui deve avere fede in voi, e voi dovete trasmettere la Forza Guaritrice movendo le vostre mani elettrificate col metodo sopra esposto su e giù nello spazio mentre volete fermamente che la corrente passi nella parte ammalata del corpo del vostro paziente.Fate tutto questo in una stanza tranquilla per 15 minuti, fino a che sentite che avete raggiunto il vostro scopo.

Convertite le vostre mani in batterie divine emanando dalle vostre mani raggi divini ovunque ed in qualunque momento possano essere necessarie. Così, le vostre mani, caricate di Potere Divino, invieranno raggi nel cuore e nel cervello del vostro paziente, così i suoi semi d’ignoranza saranno distrutti e lui sorriderà con la salute nell’Amore di Dio.

Imparate a convertire le vostre mani in batterie guaritrici, in modo che le Correnti Divine fluiranno attraverso di esse a volontà. Con questi mezzi, se usati correttamente, malattie del corpo e della mente così come la malattia dell’ignoranza dell’animo, svaniranno sotto questo tocco gentile, siano essi distribuiti da vicino che da lontano. In questo modo uno diventa pescatore di animi : che egli possa impigliarli nella rete della sua divina saggezza guaritrice e donarli a Dio.

VORREI

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Dare gas
e correre
correre da te
a cento all’ora
e non lasciarti più
Questo io vorrei

Sciogliermi come neve
e come l’acqua corrente
cantare
il tuo dolce motivo
nella notte
Questo io vorrei

Volare in cielo
come una nube
e piangere sul mondo
una pioggia d’amore
una triste pioggia d’amore
Questo io vorrei

Conoscere la pena
di troppa tenerezza
sanguinare
di voluta gioia
piangere
di estrema felicità
Questo io vorrei

Vederti ridere
come un giorno di primavera
e sentire il sole nel mio cuore
Questo io vorrei

Tenerti stretta
e come da un’arpa
trarre dolci melodie
Questo io vorrei

Essere un fiore
di campo
che tu recidi
e metti
tra i capelli
Questo io vorrei

Guardarti negli occhi
e perdermi senza scampo
nell’immenso oceano
di tenerezza
Questo io vorrei

Respirare il tuo respiro
assorbirti
a poco a poco
per fonderci
in un solo alito
Questo io vorrei

Sussurrarti all’orecchio
dolci parole
fino a sciogliere
il nostro amore
in un mare di baci
Questo io vorrei

Scrivere la parola
sempre
nei nostri cuori
e nell’infinito
Questo io vorrei

Amarti
Questo io vorrei

UNICITA' DELLE MEDICINE

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Di fronte alla malattia le divisioni di Scuola rimangono arbitrarie e sterili: “LA MEDICINA E’ UNICA”Non esistono Allopatia o Naturopatia, esistono solo persone malate che vogliono alleviare le loro sofferenze.
E’ mia opinione che la “Medicina ufficiale” e la “Medicina naturale” debbano operare in modo integrato. La Medicina Allopatica nel corso della storia dell’Umanità si è arricchita di conoscenze e seguendo il percorso evolutivo della malattia nei secoli si è specializzata in varie direzioni. Mentre rami come la Diagnostica e soprattutto la Chirurgia hanno raggiunto livelli di efficienza sofisticatissimi e sono ancora in piena evoluzione, il settore della Medicina Clinica e Terapeutica non si è evoluta di pari passo.
Infatti nel tentativo di inseguire la guarigione della malattia attraverso l’eliminazione dei sintomi e agendo direttamente sui metabolismi con principi attivi naturali e non, ha perso di vista il fatto che l’Essere Umano non è solo corpo, solo mente o solo psiche, ma è un tutt’Uno in cui questi aspetti sono intimamente collegati ed interagenti tra loro e dove il sintomo non è altro che la “spia” di un disagio che molto spesso ha la sua causa oltre il corpo: in altri piani dell’Essere. L’uomo è un’Entità Biologica che dipende innanzitutto dalle LEGGI che racchiudono e permettono l’accesso ad informazioni sul percorso evolutivo dell’Essere Umano dalla sua prima cellula ad oggi. Leggi che ognuno, secondo il suo modo di essere e di relazionarsi, interpreta in rapporto alla costituzione, all’ereditarietà ed all’ambiente in cui vive.A questo punto la Medicina Naturale, che tiene conto di questi fattori, è la disciplina che può, attraverso un’osservazione accurata ed individuale, fornire validi strumenti per la prevenzione di squilibri e malattie, curare o affiancarsi alla Medicina Ufficiale con successo nella cura di patologie croniche e sostenere l’ammalato nella cura di malattie acute che richiedono interventi terapeutici importanti con medicinali chimici, modulandone gli effetti ed aiutando la disintossicazione.In questo modo l’approccio terapeutico è multidisciplinare e utilizza tutte le terapie conosciute farmacologiche e naturali, psicoterapeuti-che e comportamentali, in una sinergia che può aiutare il paziente ad uscire dalla malattia ed a mantenere la salute.
Noi, uomini moderni, in questa società iper-tecnologica coltiviamo gli stessi sogni dei nostri antenati ed alla Medicina chiediamo la stessa cosa di sempre: la rassicurazione contro la paura e la promessa della guarigione. Purtroppo la Medicina non può ancora guarire tutte le malattie e sovente ci troviamo di fronte a situazioni in cui corpo, mente e coscienza sono intrecci di dolore, paura, attesa, speranza. Una Medicina Integrata che propone una nuova relazione tra medico e paziente può aiutare una persona a percorrere la vita con dignità ed a stare meglio: La Medicina “Ufficiale” praticata in modo da utilizzare con intelligenza, rigoroso rispetto ed in modo logico e deduttivo le sue infinite conoscenze, se viene affiancata dalla Naturopatia che ha in sé quella tendenza a conoscere attraverso un’esperienza interattiva che sti-mola a non restare in superficie, cioè che non si limita alla semplice lettura dei sintomi, ma a scende in profondità attraverso un’osservazione libera da pregiudizi ed idee preconcette: crea quella che io chiamo “La Medicina”.Tutto ciò richiede un grande impegno, attenzione, creatività, pacificazione mentale, fermezza ed una capacità percettiva che senza sosta sia capace di aprirsi verso nuove acquisizioni.
E’ per questo che la Naturopatia, nel rapporto con ogni singolo malato, considera importante informare il soggetto sulle sue condizioni in modo che comprenda quali sono i comportamenti da tenere rispet-tando le proprie capacità di salute con quella responsabilità che ognuno deve avere verso sé e verso il proprio corpo per il buon esito della cura e soprattutto per la prevenzione. Questo concetto è contenuto nella semplice espressione: “PRENDERSI CURA” e coinvolge sia il medico che l’ammalato in una relazione terapeutica di pari responsabilità che, anche se con compiti diversi, promuove realmente il processo di guarigione.

RILASSAMENTO IN 4 FASI

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• 1a fase – Mettersi a proprio agio.

-Togliere tutti gli indumenti che stringono o che in qualche modo ostacolino la circolazione o il respiro.
-Stendersi su un tappeto posto su una superficie piana,
-Il corpo ben allungato e dritto,
-Le braccia leggermente scostate dal corpo,
-I palmi delle mani rivolti verso l’alto ma senza tensione,
-Le dita delle mani rilassate ma facendo attenzione che i polpastrelli non siano a contatto con nessuna superficie,
-Le gambe leggermente divaricate,
-La testa poggia l’occipite a terra avendo cura che il mento si avvicini allo sterno in modo da distendere le vertebre cervicali,
-Il bacino leggermente ruotato in avanti in modo da distendere le vertebre lombari,
-Prestare attenzione al respiro e seguirlo in ogni sua fase,
-Inspirare senza sforzo e lasciare che l’aria esali liberamente dai polmoni,
-Ad ogni espirazione abbandonarsi, lasciarsi andare, un po’ come perdersi coscientemente,
-L’attenzione è rivolta a “sentire” tutto ciò che avviene dentro e fuori di voi e quanto più l’attenzione è totale tanto meno resta spazio all’attività della mente e dei suoi pensieri.

• 2a fase – Rilassamento degli organi interni.

-Mettere una mano sull’addome, subito sotto l’ombelico, e una mano sul torace.
-Fare da 8 a12 respirazioni profonde addominali e sarà soltanto la mano che è sull’addome a sollevarsi e ad abbassarsi,
-Fare da 3 a 6 respirazioni complete: dopo aver riempito l’addome, continuando ad inspirare riempire anche il torace e la parte alta dei polmoni,
-Queste respirazioni con la loro compressione e decompressione provocano un massaggio agli organi interni che scaricano le loro tensioni rilassandosi.


• 3a fase - Rilassamento dei muscoli e articolazioni

-Si praticano tre contrazioni totali: durante una lenta e profonda ispirazione si contraggono gradualmente tutti i muscoli del corpo in modo da formare un arco teso,
-Trattenere il respiro e la contrazione da 3 a 6 secondi e dopo, di colpo, espirando rilassare il corpo, ripetere 3 volte,
-Ora per essere certi che ogni parte del corpo sia rilassata e che non rimangano tensioni nascoste si verifica ogni parte del corpo,
-Nominando ad una ad una tutte le parti del corpo, per ognuna si opera una leggera contrazione di quella parte rilassandola subito dopo per avere la certezza che effettivamente quella parte sia rilassata: piede dx – piede sx – polpaccio dx – polpaccio sx – coscia dx – coscia sx – gluteo dx – gluteo sx - fascia addominale – stomaco – mano dx – mano sx – braccio dx – braccio sx – pettorale dx – pettorale sx – piccoli movimenti del capo permettono di verificare che nei fasci muscolari del collo non si nascondano tensioni – mento – lingua – labbro inf – labbro sup – guancia dx – guancia sx – narici – occhio dx – occhio sx – fronte e cuoio capelluto.



• 4a fase – Rilassamento della mente.

-Disporsi di fronte alla mente e osservare dall’esterno come i pensieri prendono forma e ci vengono incontro: pensieri, ricordi, progetti, idee, ecc. A volte seguono una certa logica, ma spesso compaiono senza una ragione e finiscono per affollare la mente.
-Non si devono scacciarli o soffocarli, ma al contrario lasciarli venire accoglierli ma non entrare in merito ad essi.
- Come quando si riceve una lettera ed in quel momento non abbiamo tempo di leggerla perché impegnati in altre cose, la riponiamo con cura per leggerla dopo.
-In questo modo, lavorando con attenzione, i pensieri saranno sempre meno fitti e nella mente si creano piccoli spazi di silenzio che possono divenire sempre più grandi portando pace nella mente e rilassamento nel corpo.

PARLANDO …… DELLO YOGA

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Come potremmo parlare dello Yoga senza cadere nelle stesse superficiali definizioni, ripetute ormai fino alla noia e che sono soltanto meri tentativi atti a spiegare qualcosa che per la sua profondità sfugge alle nostre limitate capacità espressive e perché no, anche cognitive?

Come rispondere a chi ci domanda: - Ma lo Yoga cos’è ? - Come e quando è nato ? –

Impresa veramente non facile questa, poiché la natura dello Yoga è Cosmica ed il suo avvento su questo pianeta si perde nella notte dei tempi.

Il suo avvento è così lontano nel tempo che possiamo iniziare il racconto come si fa nelle favole con un : - C’erano una volta, tanto, tanto tempo fa, nell’eterno spazio Infinito, Sette Fratelli che, per la loro Natura Divina potevano chiamarsi Esseri di Luce.

Infatti il loro “padre” era un Deva, cioè un Altissimo essere di Luce, una vera Entità Superiore, ed i Sette Fratelli non erano altro che Sette Raggi Luminosi ognuno dei quali , nella sua vibrazione, esprimeva una Qualità particolare ereditata dal loro Principio Originario come la Volontà, la Conoscenza, l’Amore, l’Armonia, il Sapere, la Devozione e la Ritualità.

“Un bel giorno”, per volontà del loro “padre”, i Sette Raggi di Luce immanifesta vibranti nel Cosmo, si resero manifesti producendo ognuno un Universo che, nella sua emanazione e sostanza, esprimeva il Principio relativo alla Qualità del Raggio originario, pur portando in sé il riflesso delle Qualità degli altri Raggi.

Il nostro Universo è la manifestazione del Raggio dell’Amore e, come del resto tutti gli altri, racchiude in sé un inconcepibile numero di mondi che ospitano migliaia di razze e forme di vita molto diverse tra loro e tra cui anche l’Umana.

Queste, sospinte dalla forza attrattiva della Sorgente Iniziale, stanno sperimentando, attraverso il continuo divenire degli eventi, un processo di Evoluzione che in milioni di anni stimola e aiuta lo sviluppo della Coscenza di ogni singolo essere al fine di realizzare, per mezzo della propria volontà ed in piena libertà, la Sorgente Prima che le aveva originate.

Questo immenso lavoro di trasformazione non è affidato al caso: Leggi ben precise ne regolano il procedere ed Antichi e Splendenti Esseri guidano amorevolmente nella loro ricerca le specie in evoluzione attraverso interventi diretti (con la discesa dei Maestri nelle dimensioni materiali) ed indiretti (ispirando le coscenze), ma sempre senza interferire con le scelte individuali.

Così, per la nostra razza, venne un tempo in cui fu deciso, dalle Gerarchie di Luce, che Altissime Guide discendessero nella materia per comunicare ad un gruppo di donne spiritualmente iniziate, tutta la Conoscenza indispensabile per l’evoluzione degli umani.

Queste donne erano il risultato di una accurata selezione e di una particolare istruzione durata millenni, al fine di creare una Casta di Esseri in grado di ricevere e comprendere tale Conoscenza Occulta.

Non a caso furono scelti esseri femminili, la ragione è perché la donna, per sua natura, ha una spiccata sensibilità emotiva; capacità indispensabile per operare nel campo delle percezioni sottili.

L’insegnamento impartito a queste Iniziate fu totale ed in ogni campo, soprattutto per i principi connessi al piano emotivo superiore e non relativi all’emotivo umano dal quale, nonostante la loro particolare sensibilità, erano distaccate e possedevano una freddezza ed una determinazione estremamente elevate. Questo permetteva loro di sviluppare l’intero campo delle percezioni sottili, in più studiavano ogni forma di Conoscenza e soprattutto lavoravano sui collegamenti esistenti tra corporeità ed emozioni. Infatti esse riuscivano a comunicare l’immensa Conoscenza e le capacità acquisite utilizzando il corpo come mezzo di trasmissione.

Potevano cioè comunicare tutto il loro Sapere esclusivamente con il corpo senza utilizzare né parole né scritti, modi questi chiaramente insufficienti ad esprimere la complessità di tali Occulti Concetti, perciò un minimo gesto, un movimento della testa, il danzare ed anche l’immobilità statica, esprimevano un infinito numero di messaggi e significati a tutti i livelli di percezione coscenziale, interagendo sul piano emotivo e mentale di chi si trovasse anche semplicemente alla loro presenza.

Per capire meglio il concetto facciamo un semplice esempio: immaginate di avere una grande vasca d’acqua nella quale sia gettato un sasso. Dal punto d’impatto si creeranno sulla superficie dell’acqua una serie di onde circolari che si espanderanno fino ad incontrare le sponde della vasca e da qui saranno respinte provocando un’infinità di figure in movimento sempre più complesse.

Immaginate ora che l’acqua sia luminosa e che le onde in movimento emettano riflessi di luce che si irradiano nell’ambiente circostante e nella profondità dell’acqua stessa.

Pensate a quante altre possibilità si creerebbero cambiando la forma ed il peso del sasso, la sua velocità, l’angolo di caduta, la posizione dell’impatto sulla superficie liquida, ecc.

Potete intuire, a questo punto, l’infinito numero di combinazioni che si verrebbero a formare in questo caleidoscopio di figure e di luci.

Immaginate ora che ogni sprazzo, ogni riflesso, ogni sequenza abbia un significato come fosse un linguaggio e che possiate decodificarlo in modo da comprendere un numero incredibile di messaggi e concetti.

Tutto ciò può essere il mezzo di espressione di un immenso Sapere.

Così, queste Alte Iniziate, attraverso il loro corpo, per mezzo della gestualità espressa anche dal semplice movimento di una mano, dallo stare immobili, dall’assumere una particolare posizione, dal camminare, dal danzare, ecc. erano in grado di produrre una vasta gamma di variazioni vibratorie nell’ambiente circostante coinvolgendo l’uomo, gli animali, i vegetali, i minerali ed inoltre trasmettendo la loro incommensurabile Conoscenza.

Il Sapere espresso da queste Messaggere era rivolto preminentemente ai Sacerdoti, esseri elevati e consapevolmente ricettivi, preparati a decodificare questi messaggi esoterici ed a trasformarli in una Scienza articolata e riproducibile, quindi comunicabile per mezzo di una metodologia operativa che racchiudeva in sè i Principi Divini contenuti in questa Conoscenza.

I Sacerdoti poi trasmettevano al popolo questi insegnamenti facendo da intermediari tra la Dimensione Divina e quella Materiale influenzando così la totalità delle funzioni sociali del popolo, dall’architettura alle coltivazioni, dalla politica alla religione, dalla vita familiare all’arte.

Tutto ciò accadeva agli inizi della Civiltà Atlantidea.

Sono Loro, queste Sacerdotesse, che hanno gettato le basi dello Yoga: Altissima Conoscenza Occulta che permette di “riunire” la Materia allo Spirito.

In realtà la Materia e lo Spirito non sono mai stati separati in quanto l’Una esiste in virtù dell’Altro.

E’ la nostra mente che opera la separazione, lo Yoga è il mezzo con il quale noi possiamo riacquisire la consapevolezza di non essere separati e di fare parte del Tutto.

I contenuti e la qualità del Messaggio trasmesso dalla gestualità delle Sacerdotesse, oltre a provocare una particolare emozione, si trasformava, attraverso il gesto, in una postura corporea dando luogo alla nascita di una posizione Yoga o Asana.

Le Asanas furono poi studiate e perfezionate in modo da formare un perfetto sistema scientifico che tenesse conto della preparazione e della purificazione dei corpi fisico ed emotivo per poi passare ai piani di coscienza più sottili.

Alcuni gesti e posizioni corporee, sapientemente collegate al respiro ed a specifiche tecniche meditative determinavano, attraverso complesse strutture energetiche, particolari stati di coscienza e collegamenti nei Campi Sottili.

Oltre le posizioni nacquero altre pratiche come quelle relative all’Arte della Respirazione (Pranajama), al controllo dell’Energia (Mudra, Bandha, Krija), alla concentrazione, alla meditazione e, cosa della massima importanza, all’alimentazione ed ai metodi di coltivazione necessari ad ottenere cibo che fosse il più possibile adatto per l’evoluzione fisico-spirituale dell’essere umano (iniziarono in quei tempi le colture dei vari cereali).

Così è nato lo Yoga. Esso va inteso come un Insegnamento che partendo dal corpo e per mezzo del corpo, conduce alla Verità.

Chiunque, anche chi ancora non possiede la consapevolezza e le percezioni necessarie per coglierne la portata, può attraverso la pratica di questa Scienza, realizzare intimamente i Principi contenuti nella Sorgente Divina che l’aveva originata.

Di quello Yoga, che per il Messaggio che contiene è l’Unico Vero, ormai non ne esistono più che alcune minime tracce sul nostro pianeta e sono conoscenze riservate solo a pochissimi iniziati.

Lo Yoga che ci è pervenuto ha perduto, attraverso i millenni, la quasi totalità dei suoi contenuti, è stato suddiviso in varie “correnti”, snaturato da innumerevoli interpretazioni personali ed attualmente dai più è considerato alla stregua di una moda.

Lo Yoga invece è la Via Interiore, una Via che si allontana dalla superficialità e dal futile chiacchierìo della mente. Una mente che di continuo si proietta e si identifica in tutto ciò che è all’esterno di sé: persone, oggetti, situazioni, desideri.

L’uomo moderno, così occupato a soddisfare tutto ciò che la mente chiede, desidera, esige, ha a poco a poco perduto la consapevolezza del proprio Sé.

L’uomo oggi non deve soltanto far fronte alle necessità dell’esistenza, ma è oberato dalla serie infinita dei falsi bisogni creati dalla mente, dalla società, dalle preoccupazioni, dalle paure e quando non è impegnato in questo frenetico meccanismo, si annoia.

Come fare per uscire da questo circolo vizioso della non consapevolezza e che di conseguenza ci porta ad agire in modo sempre meno consapevole ?

Una problema che a prima vista può apparire difficile da risolvere, ma che poi alla fine trova la sua soluzione quando si decide di avvicinarsi alla Via dello Yoga.

Ma è possibile per noi, uomini del Terzo Millennio, praticare uno Yoga che sia degno degli antichi insegnamenti ? Come fare ?

Ebbene, non è difficile ! Questo è un momento di grandi difficoltà per la Razza Umana, ma è anche il momento in cui dentro ognuno di noi si agitano forti spinte verso una trasformazione interiore, spinte che sono motivate da una insopprimibile necessità di cambiamento.

E’ sufficiente avvertire dentro di noi questa strana sensazione per iniziare il viaggio. Ma come ?

Semplicemente facendo il “primo passo”. Gli altri poi seguiranno ed a poco a poco ci permetteranno di coprire enormi distanze.

Ed il primo passo non richiede grande perizia, né l’impiego di grandi sforzi, poiché si tratta solo di imparare ad OSSERVARE prestando attenzione.

OSSERVARE, osservare tutto ciò che ordinariamente ci sfugge, fare in modo che la nostra attenzione si spieghi a 360 gradi, abbandonare la pigrizia, essere ricettivi, riscoprire le nostre capacità dimenticate e fare in modo di essere consapevoli e non perdere niente di tutto quello che accade dentro e fuori di noi, attimo per attimo, utilizzando una risvegliata capacità di osservazione vigile, costante e soprattutto libera da ogni valutazione e giudizio.

Questo semplice atteggiamento farà in modo che ogni nostra azione, anche la più insignificante, non sia meccanica e pertanto facilmente dimenticata, ma sarà vissuta totalmente e diverrà Esperienza.

Un nuovo modo di vivere che potremo chiamare “esperienziando” che ci permetterà di riconoscere le azioni ed i comportamenti non in armonia con il nostro essere e ci aiuterà a modificare il nostro agire eliminando tutto ciò che ci arreca disturbo e mano a mano che ne prendiamo coscienza; riusciremo, in piena libertà e senza sforzo, a superare regole, modelli ed abitudini inutili.

Questo è un nuovo modo di vivere che ci fa essere nel Presente, cioè qui ed ora, condizione che più di tutte ci avvicina all’Infinito Senza Tempo, facendoci sentire sempre più in armonia con l’Eterna Sorgente Prima che ci ha originati.


E’ da qui, dalla ricerca della Libertà Interiore, che inizia la Via dello Yoga nella quale ognuno è Maestro di Sé Stesso.

IL SILENZIO

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Voglio essere muto
come una notte stellata
così da ascoltare
la musica del Silenzio

Calmerò il tumulto del cuore
affinché fiori di pace sboccino
nel mio petto, e tutti
possano respirarne il profumo

Dimenticherò il fiume del tempo
così che passato presente e futuro
non graveranno più i miei pensieri
ed ascolterò il canto dell’oblio

Annullerò gli spazi incolmabili
in modo che tutto entri in me
e con un semplice respiro
possa io assorbirlo

Così, libero come nessuno mai,
sarò intimamente confuso
nei miliardi di atomi
dell’universo infinito,

e potrò finalmente amare.

.....................mario meluzzi

LA RIVOLUZIONE DEL SILENZIO

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La “civilizzazione” che ci siamo costruiti nell’ultimo secolo pone così tante richieste al corpo ed al cervello che è estremamente difficile mantenere la propria salute e la pace della mente.

Ormai è d’obbligo muoverci velocemente a ritmi ai quali il corpo umano male si adatta.

Questa società, essendo molto complessa, ci obbliga ad assumere un gran numero di ruoli funzionali ed il convivere con questi crea stress e tensione soprattutto se si pensa ai ritmi serrati con i quali si susseguono gli eventi. E’ facile così, anche senza che ce ne accorgiamo, diventare persone nevrotiche.

La nevrosi è causata dalla frequenza degli squilibri che l’individuo affronta ogni giorno al punto che vivere nello squilibrio diventa un’abitudine e finisce col condizionare l’esistenza.

Se noi amiamo la vita e noi stessi dobbiamo mettere in atto una rivoluzione interiore che riesca a modificare i singoli comportamenti e abbia il potere di cambiare le strutture sociopolitiche ed economiche e i condizionamenti che esse causano in noi.

Il primo passo è osservare il comportamento del corpo: le sue necessità, regolare la nutrizione, fare esercizi fisici a seconda dei nostri bisogni.

Il corpo ha un’intelligenza veramente rilevante: ti dice quando ha fame, quando ha sonno, quando non è più necessario dormire, ecc.

Avete mai ascoltato il vostro corpo? Lui vi parla, i nervi vi parlano, i muscoli vi raccontano le loro storie e se il sangue è stato intossicato dalla vostra incuria e dalle vostre imprudenze, anche la goccia di sangue vi parla e vi informa.

Coloro che hanno cura della propria vita e ne tengono di conto, coloro che prestano attenzione e sanno osservare possono scoprire facilmente ciò che è in sintonia o no con il proprio corpo attraverso le sue risposte ai vari tipi di cibo, al tipo di riposo, alle abitudini ed alle occupazioni tenute nella giornata: qualsiasi disordine in relazione al nutrimento, al riposo o alle attività svolte influirà negativamente sulla sensibilità, prontezza e vitalità di tutta la struttura fisica.

Il secondo passo sarà cercare di capire come usare l’energia fisica e verbale.

Come mai continuiamo a muoverci incessantemente anche quando non è necessario? Cos’è che ci tiene schiavi del movimento? E questo costante parlare, chiacchierare, fare pettegolezzi non è forse divenuta un’abitudine e perciò un condizionamento?

Avete mai notato quanto complesso sia e che cosa metta in atto il semplice fatto di “parlare”? Parlare è il movimento del suono nel nostro corpo, è una vibrazione che viaggia dentro di noi sulle ali del respiro coinvolgendo tutto il sistema respiratorio e spendendo grandi quantità di energia vitale.

Parlare solo quando è necessario evitando parole inutili e resistendo alla tentazione di verbalizzare di continuo (parlare nella mente) è qualcosa di nuovo che deve essere imparato, e non solo, dobbiamo imparare ad armonizzare anche l’ascolto ed è importante capire che l’esposizione del nostro corpo e del cervello alle parole degli altri, alla radio, alla televisione, alle frequenze sonore con la loro intensità e volume non può essere presa alla leggera perché ha un grande impatto su di noi e sui nostri equilibri.

Il terzo passo consiste nel riuscire a dare al corpo ed al cervello il tempo di rilassarsi. Anche durante il sonno c’è rilassamento, ma quello durante lo stato di veglia, per la sua azione sulla psiche, è molto diverso, dà dei risultati più tangibili.

Occorre dunque riservare del tempo durante la giornata in momenti in cui niente possa disturbarci, si assume una posizione comoda seduti o sdraiati in silenzio. Naturalmente questo non significa essere inerti o abbandonati alla pigrizia, ma al contrario saremo molto attenti, ogni nervo, ogni goccia di sangue, ogni cellula sarà all’erta, sarà vigile e nello stesso tempo il corpo sarà rilassato, dritto ma non rigido, abbandonato ma non pigro.

Per tutto il tempo che stiamo in questa condizione (4060 minuti) ci mettiamo in uno stato di non movimento, cioè fisicamente e mentalmente siamo in uno stato di non fare.

In questo tratto di tempo eviteremo di parlare ed il silenzio non sarà soltanto verbale, cioè non parleremo con gli altri, ma non si parlerà neppure con noi stessi. Scomparirà così anche il movimento di verbalizzazione ed entreremo in un rilassamento interiore in cui l’energia vitale sarà conservata.

Purtroppo noi non riusciamo ad arrestare o per lo meno a gestire il nostro processo del parlare in modo che si rilassi e questo fa sì che pian piano le nostre parole perdano il loro potere perché sono l’espressione di una mente stressata e frammentata in mille direzioni.

Ora però, che abbiamo raggiunto una condizione di non movimento fisico e verbale, che cosa ne è della mente?

Beh! La mente si muove!

La mente si muove e la volontà non può niente su di essa poiché colui che decide è parte della mente stessa.

Noi stessi siamo quel movimento, il pensiero ed il pensatore non sono separati per cui questo movimento non può essere soppresso o controllato dalla volontà.

Il fatto è che noi non ci rendiamo conto di far parte del pensiero perché lui si muove così velocemente e con un impulso così irrefrenabile che crea l’illusione di un pensatore fermo e perciò distaccato da un pensiero in costante e folle movimento.

Stiamo cercando di imparare a rilassarci ed ecco che ci troviamo di fronte al movimento: cosa fare?

NIENTE!!

Limitiamoci semplicemente ad osservare il movimento della mente e possiamo dire così che stiamo osservando noi stessi mentre ci muoviamo. Però …… Però …… Ed è questa l’invenzione, è questo il segreto …… Però …… senza toccare nulla, senza valutare né fare paragoni, non si giudica, non si prendono decisioni, ma semplicemente si osserva, con innocenza, così come si osserva la gloria della luce del Sole, la bellezza della natura intorno a noi, la magia di un tramonto, il sorriso di un bambino.

In questo caso attuiamo una percezione non valutativa, lo sguardo è innocente ed è con questa innocenza che dobbiamo imparare ad osservare il movimento della mente.

Questa percezione priva di giudizio, questo tipo di osservazione è veramente una cosa nuova per noi e per questo all’inizio ci potranno essere dei fallimenti nei nostri tentativi poiché il passato e le vecchie abitudini tenteranno di riemergere ed a volte ce la faranno, ma noi non diamo loro importanza e ricominciamo da capo.

Questo è imparare, questa è educazione.

Quando l’osservazione è disturbata basta divenire consapevoli di questo disturbo e ritornare nello stato di osservazione, così procede l’apprendimento.

Imparare ad osservare può calmare e rilassare questo fortissimo impulso che da sempre ci condiziona.

Importante è agire innocentemente , mantenendo la consapevolezza che le cose osservate e l’osservatore non sono due entità separate, ma sono la stessa cosa, e quando l’osservazione priva di giudizio diverrà un fatto naturale, quando non ci sarà sforzo, allora accade un evento straordinario, la divisione ha termine: non ci sarà né osservatore né cose osservate ma solo uno stato di attenzione, e si sarà creata una nuova dimensione di consapevolezza.

L’apprendimento sarà superato quando lo stato di osservazione sarà presente non solo durante l’ora di rilassamento, ma si estenderà automaticamente a tutta la giornata in modo da vivere con una percezione libera dal giudizio in una condizione di osservazione innocente.

L’azione dell’osservare crea una condizione di consapevolezza che esiste solo nel presente, nell’attimo per attimo, e nel presente la mente condizionata scompare e con essa scompare il passato e scompaiono i pensieri, a questo punto più niente si muove: NON C’E’ PIU’ MOVIMENTO !

Quello che si crea è una condizione psicofisica costante.

Per capire meglio pensate cosa provoca in noi un pensiero che si muove nella mente o un suono che ci arriva dall’esterno.

Le parole ci creano tensione ed il loro significato crea dei sentimenti che stimolano il sistema chimico del corpo che produce sensazioni, emozioni, stati d’animo.

Se per esempio si parla di DIO ad un credente devoto, immediatamente questa parola fa nascere in lui un movimento nella chimica e nel sistema neurologico che sarà completamente diverso se si dice la stessa parola ad un miscredente. Dunque, il movimento del pensiero crea comunque tensione nei nervi e provoca una reazione chimica nel nostro corpo che determina emozioni e stati d’animo.

Questo accade continuamente, per cui l’agitazione interiore è costante, c’è un’azione disturbata e perturbata, inoltre le nostre preferenze o i pregiudizi possono creare ferite e dispiaceri che si aggiungono a ciò che già accade rendendo la nostra vita una continua sofferenza.

Attraverso l’osservazione si raggiunge uno stato di rilassamento in cui l’essere è libero dalla tensione e dall’apprensione.

Nel suo contenuto il rilassamento è uno stato di non dualità, una dimensione della consapevolezza senza divisione, una dimensione in cui abbiamo accesso alla verità e quando non c’è divisione che cosa rimane ? ……… rimane il TUTTO !!

Il contenuto del rilassamento è il silenzio, il contenuto del silenzio è la totalità dell’essere.

La totalità è dentro ognuno di noi, solo che non riusciamo a percepirla perché siamo troppo indaffarati con l’IO e con il gratificare le sue richieste, siamo indaffarati con il corpo e a soddisfare i suoi bisogni tanto che alla fine pensiamo che la vita sia questa, mentre invece, pur essendo tutto ciò importante, non è la totalità ma semplicemente una parte.

Questo comportamento ci ha condannati a vivere prigionieri di istinti biologici e paranoie psicologiche.

Nel silenzio invece siamo presenti e immersi nel rilassamento.

Il silenzio ringiovanisce la totalità della vita, agisce sulle cellule cerebrali, sul sangue e sui tessuti rinvigorendoli.

L’energia non essendo più condizionata si riattiva.

L’energia della sensibilità percettiva, nata dal silenzio, potrebbe essere chiamata intelligenza, ma è un’intelligenza che non ha niente a che vedere con l’attività cerebrale e l’intelletto poiché lavora solo nello stato di coscienza: questa sensibilità non ha sede nel cervello, non è controllata dalla mente, non fa parte dell’eredità biologica di ognuno di noi, ma è la natura stessa della vita, e la vita è una scintilla dell’energia cosmica.

Gli scienziati hanno scoperto che anche la più piccola parte dell’atomo è formata da energia e che il movimento di questa energia ha una sua propria intelligenza.

L’impulso della vita è il movimento di una inimmaginabile intelligenza cosmica che non può essere discussa o misurata o calcolata dal nostro cervello: è gigantesca, onnipotente e permea ogni cosa, è la totalità è DIO.

Quando questa intelligenza diviene attiva nell’uomo perché per sua scelta e suo volere ha creato le giuste condizioni, essa guarda attraverso i suoi occhi, ascolta attraverso le sue orecchie e tocca attraverso la sua pelle.

L’uomo, per mezzo del silenzio ha sconfitto la dualità ed ha raggiunto la consapevolezza della sua vera natura, ha reso la sua coscienza senza limiti: è arrivato finalmente a casa.

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