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MAGNETIKA© (1° CAPITOLO)

IL CORPO PSICHICO

psiche

Sia la Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia che l’antica dottrina cinese dei Cinque Elementi concordano nell’affermazione che i conflitti emozionali non risolti possono creare squilibri energetici nel corpo fisico e, di conseguenza, alterazioni metaboliche e malattie organiche. Così come, accumuli di tossine di vario tipo sono in grado di provocare squilibri energetici e manifestare alterazioni emozionali e negli stati d’animo delle persone.

Vedere il nostro corpo come una macchina, considerandolo suddiviso in organi e sistemi e separare le funzioni psichiche dalle organiche rappresenta un principio di dualismo mente-corpo che deriva dal pensiero di Cartesio in filosofia e dalle teorie di Newton in fisica.

Questo modo di pensare oggi sta cedendo il passo ad altri apporti filosofici nonché alla fisica einsteniana.

Il considerare il corpo e la mente separati ha provocato una differenziazione tra sintomi somatici e psichici: i primi vengono considerati il risultato di una disfunzione organica ed i secondi di una alterazione della mente.

Anche i più recenti approcci psicosomatici, che considerano i sintomi fisici come l’effetto di un disturbo mentale, continuano a conservare una separazione tra i due livelli e neppure la P.N.E.I. , che abbiamo citato all’inizio, riesce a superare completamente questo limite.

L’opinione che attualmente si sta affermando sempre di più è che l’Essere Umano sia una “unità psicobiologica” e possa essere definito “corpo psichico”.

Il “corpo psichico” è una unità sostenuta dal Sistema Nervoso (distinto in Centrale, Periferico ed Autonomo) che funziona in collegamento con l’Ambiente e con il resto degli Organi ed Apparati.

E’ il Sistema Nervoso che crea un insieme di risposte dinamiche ed di adattamenti attraverso i quali si sviluppano i modelli di comportamento e le reazioni metaboliche agli stimoli ed ai conflitti emotivi.

La comprensione di questa “unità psicobiologica” si trova chiaramente nelle scoperte della moderna fisica quantica e della biologia:

La Teoria del campo unificato (Fidel Franco) e la Teoria delle stringhe e superstringhe (particelle multidimensionali, vere e proprie messaggere, incessanti tessitrici delle particelle materiali, dalle quali nasce l’organizzazione coerente di ogni corpo) propongono una visione unificata di tutte le connessioni mente-corpo e, nello stesso tempo, spiegano il meccanismo della malattia come fenomeno della “risonanza” che si osserva in campo microfisico e provoca mutamenti nel substrato biofisico della “coscienza” situato nelle formazioni del Sistema Nervoso (Zohar, Danah, “Quantumself”, - William Morrow & co 1990), e mutamenti biochimici, funzionali e/o organici.

Le ricerche del biologo Bruce H. Lypton dimostrano che il D.N.A. è influenzato dai nostri pensieri e dall’ambiente, da qui si capisce l’importanza del nostro pensiero, sia positivo che negativo, sulla nostra biologia e perciò sulla nostra salute.

I GENI

            geni

L’essere umano è composto da miliardi di cellule ognuna delle quali possiede funzioni che sono equivalenti a quelle del nostro sistema nervoso, dell’apparato digerente, del sistema respiratorio, dell’apparato endocrino, circolatorio, escretorio, riproduttivo ed, attraverso l’utilizzo di alcune proteine che si comportano come anticorpi, di un sistema immunitario.

Inoltre hanno la capacità di apprendere esperienze legate all’ambiente e creare così una sorta di memoria cellulare che possono trasmettere a cellule figlie.

Per esempio, per formare una proteina anticorpo contro un virus, la cellula deve creare un nuovo “gene” (utilizzando frammenti di DNA che codificano specifiche proteine) che diventerà poi il modello per la difesa da quel virus.

L’anticorpo così prodotto si attiva producendo infinite copie di se stesso che “agganciano” il virus invasore lo disattivano e lo “marchiano” perché venga distrutto.

La Genetica, attraverso le sue ricerche, ci ha convinto che i geni abbiano il controllo della nostra vita e che l’ereditarietà determini i nostri comportamenti e le nostre predisposizioni patologiche.

Si è scoperto invece che malattie come diabete, problemi cardiovascolari, cancro, ecc., non trovano la causa nelle predisposizioni ereditarie, ma nelle complesse interazioni tra svariati fattori genetici e ambientali.

Possiamo dire che l’attività di un gene non deriva dal gene stesso ma da un segnale che proviene dall’ambiente.

IL DNA

                       dna 

Le cellule del nostro corpo sono composte principalmente da quattro tipi di grandi molecole: polisaccaridi (zuccheri complessi), lipidi (grassi), acidi nucleici (DNA e RNA) e proteine. Naturalmente le proteine sono il componente più importante degli essere viventi.

All’interno di un cromosoma, il DNA costituisce il nucleo e le proteine avvolgono il DNA coprendolo.

Quando i geni sono coperti, le loro informazioni non possono venire “lette”.

A questo punto occorre un segnale dall’ambiente per cambiare la forma alla proteina in modo che si stacchi dal DNA e permetta la lettura del gene.

Spieghiamo meglio questo processo:

Ogni proteina è formata da una catena lineare di aminoacidi i cui legami (peptidici) sono flessibili in modo tale che permettono alla catena di assumere varie forme in virtù dell’interazione tra le cariche elettromagnetiche presenti nella catena degli aminoacidi, proprio come una colonna vertebrale che ha la capacità di ruotare e contorcersi.

La forma definitiva (conformazione) di una proteina è il risultato dell’equilibrio tra le sue cariche elettromagnetiche, e, se le cariche vengono alterate, la proteina modificherà la sua forma per adeguarsi alla nuova distribuzione delle cariche.

La distribuzione delle cariche elettromagnetiche in una proteina può essere modificata da una serie di fattori quali: il legame con altre molecole come ormoni o enzimi, l’aggiunta alla catena di ioni carichi elettricamente oppure l’interferenza con campi magnetici.

Una molecola di carica positiva o un segnale di carica elettrica, che si lega ad una estremità della catena proteica, crea un eccesso di carica alterando l’equilibrio elettromagnetico della catena, con conseguente modifica della conformazione della proteina.

Il cambiamento della conformazione crea un movimento della proteina che attiva determinate funzioni metaboliche e comportamentali come la digestione, la respirazione o le contrazioni muscolari, ecc.

Nel momento in cui il segnale si distacca, la proteina ritorna alla forma originaria.

Queste alternanze provocano continue mutazioni di forma delle proteine (anche migliaia di volte al secondo) e rappresentano quei movimenti che rendono possibile la vita.

Quando i biologi sono riusciti a dissezionare i cromosomi, hanno scoperto che il materiale genetico è composto essenzialmente da due tipi di molecole: Proteine e DNA.

Le lunghe stringhe di molecole di DNA si possono suddividere in singoli “geni”: segmenti che costituiscono il modello per proteine specifiche.

In questo modo noi abbiamo il “codice” per ricreare il meccanismo proteico della cellula e, attraverso la riproduzione della doppia elica di DNA, l’autoreplica del DNA stesso.

Poiché le caratteristiche di un organismo vivente sono determinate dalla natura delle proteine, e, siccome queste sono codificate dal DNA, è il DNA che determina i caratteri dell’organismo.

E’ così che, per la Genetica, il DNA è la “causa prima” che ha in sé tutte le informazioni ereditarie dell’uomo.

PROGETTO GENOMA

            genoma

In seguito alle più recenti ricerche scientifiche che portano allo studio del Progetto Genoma Umano, si scopre invece che il numero dei geni forniti dal DNA sono insufficienti a coprire i fabbisogni della complessità della vita umana (25000 contro 120000), soprattutto se pensiamo all’infinita gamma dei comportamenti, all’enorme capacità di azioni coscienti espletate, alla coordinazione dei movimenti, alle precise risposte ai mutamenti delle condizioni ambientali, alle capacità di apprendimento e di memoria, alla complessità della fisiologia del nostro organismo, ecc.

Infatti le scoperte rivoluzionarie dell’Epigenetica (controllo del patrimonio genetico) dimostrano che caratteristiche e comportamenti complessi, coordinati e funzionali, nonché metabolismi, rimangono intatti anche in cellule enucleate.

Cioè cellule enucleate conservano le loro funzioni biologiche in assenza di geni. Questo vuol dire che esistono altre memorie cellulari e che i modelli di DNA trasmessi dai geni non sono fissi dalla nascita.

Infatti le influenze dell’ambiente: il nutrimento, lo stress, le emozioni, possono modificare i geni senza modificare il modello base, e l’aspetto più importante di tutto questo è che queste modifiche sono trasmesse alle generazioni future proprio come i modelli di DNA, cioè attraverso la duplicazione della doppia elica.

Possiamo dire che anche le modifiche delle informazioni cellulari prodotte dai segnali, che costituiscono le “esperienze di vita”, possono essere trasmesse come bagaglio di eredità genetica ai figli ed alla stirpe e non soltanto i caratteri trasmessi dal DNA.

LA MALATTIA

                           depression

Così, organi e sistemi implicati in questi mutamenti traducono ed esprimono “modificazioni anatomiche specifiche” che troveremo espresse nella “Medicina Biologica” e dalle scoperte del dott. Geerd Hamer nelle varie fasi della malattia e a seconda dell’organo o del sistema alterato, dimostrando come tutte le malattie hanno una origine psichica.

Il concetto di “unità psicobiologica” viene confermata quando si rilevano, nelle immagini delle T.A.C. cerebrali, alterazioni in precise zone del cervello.

Le immagini evidenziano particolari alterazioni a forma rotonda, nella massa gliale, localizzate in distinte zone cerebrali che determinano l’area in cui si manifesta il conflitto psichico del soggetto e indicano l’organo corrispondente a tale zona dimostrando l’intima connessione che esiste tra psiche-cervello-organo.

Per chiarire:

Dal punto di vista della filogenesi, l’uomo, nella sua evoluzione di milioni di anni, da essere monocellulare ad oggi, ha sviluppato organi e funzioni a seconda delle necessità.

Organi e funzioni che operano secondo un “programma normale” di funzionamento e controllo in relazione a situazioni di sopravvivenza (cibo, territorio, famiglia, ecc.).

Quando accade improvvisamente un evento catastrofico, vissuto psicologicamente come pericolo per la sopravvivenza, provoca uno shock biologico acuto ed inaspettato e si attiva immediatamente, per autodifesa, un “programma speciale”, che altera il normale funzionamento, innescando l’evoluzione di un processo patologico che da un punto di vista filogenetico è “sensato” per la sopravvivenza e che, con una diversa modalità di funzionamento, permetterà di fare fronte al conflitto.

Il “programma speciale” è diverso e specifico per ogni organo coinvolto ed è gestito direttamente dal cervello nella trasmissione delle informazioni per mezzo di neurotrasmettitori.

Come abbiamo già detto, sin dal momento dello shock l’alterazione si manifesta in modo “sincrono” su tre livelli: psiche-cervello-organo, evidenziandosi con un particolare segno cerebrale (focolaio) rilevabile nella T.A.C.

Tale situazione evolverà contestualmente alle diverse fasi della “malattia” sia a livello emotivo che a livello degli organi coinvolti attivando il “programma speciale” fino alla soluzione del conflitto.

Dal momento dello shock il soggetto entra in una fase di simpaticotonia (iperproduzione di cortisolo e adrenalina) che lo sostiene e lo aiuta ad affrontare il conflitto emozionale ed organico fino al momento in cui la condizione conflittuale decade.

Inizia allora una fase di vagotonia durante la quale si manifestano i danni è le patologie provocate nella fase precedente.

Quanto più dura il periodo conflittuale e a seconda della gravità dell’alterazione degli organi, più lungo e più pericoloso sarà il periodo di soluzione del conflitto.

Nel momento in cui la fase di vagotonia è al massimo si ha una crisi (crisi epilettoide) ed è in questa fase che c’è il massimo pericolo (infarto, embolia polmonare, ecc.).

I casi peggiori sono quando il conflitto dura a lungo e/o ripete continue recidive: la situazione si cronicizza e la soluzione diventa sempre più pericolosa perché la crisi sarà più grave.

Bisogna evitare o ritardare la crisi mantenendo il soggetto in simpaticotonia con prodotti simpaticotonici, sia allopatici che omeopatici o naturali, in modo da “guadagnare” tempo per curare le alterazioni patologiche e affrontare la soluzione del conflitto con maggiore sicurezza, utilizzando le terapie più adatte e rispettando i tempi biologici di ogni soggetto.

MAGNETIKA© (2° CAPITOLO)

I RIMEDI “ MAGNETICA”

Questi rimedi somigliano, in un certo senso, ai rimedi omeopatici di Hannhemann e, come questi, sono il risultato di una intuizione sorprendente, infatti sono concepiti e preparati per “lavorare”, a vari livelli, sugli effetti di conflitti emozionali e traumi psichici che si manifestano su 4 espressioni dell’essere umano:

Mentale – emozioni, fobie, paure, stress, ecc. ARKOS-THRON

Organico - metabolismi, patologie organiche, ecc. DARACH

Cellulare - memorie cellulari, degenerazioni, ecc. ADEKA

Tessuto di sostegno – ossa, cartilagini, muscoli, ecc. DOMINUM

Pertanto i rimedi sono 4, ma ognuno viene preparato in 10 diluizioni diverse ed ogni diluizione agisce ad un livello diverso dell’alterazione patologica.

Ognuno dei 4 rimedi è formato da 3 molecole di base composte da sali e le varie combinazioni dei sali permettono la scelta del rimedio a seconda del bisogno.

Preparazione dei rimedi Magnetika

Il procedimento consiste nell’esporre il rimedio, che viene posto in un cestello ruotante, ad un Campo Magnetico Tripolare a frequenza data (3600 Gaus, di cui 1200 Gaus su ogni polo).

Contemporaneamente i rimedi vengono investiti da Microfequenze Armoniche Oscillanti prodotte con un sistema complesso di sintetizzatori che utilizzano le tecnologie F.M. ed M.T. (Modulazione di Frequenza e Micro Tuning).

Le frequenze con cui vengono polarizzati i sali sono 3: Una portante, che ha il compito di lavorare sempre e unicamente sui neurotrasmettitori cerebrali e due interattive, che agiscono sui livelli di frequenza dei conflitti emotivi nella “memoria traumatica”.

LE SINAPSI

                       il_soffio_della_vita

La comunicazione tra cellule nervose avviene attraverso “segnali” chimici o elettrici che, passando da una cellula eccitata a una in riposo, provocano in quest’ultima un potenziale d’azione, eccitandola.

Il punto in cui i messaggi nervosi passano da una cellula all’altra si chiama sinapsi. La cellula che trasmette il segnale si dice presinaptica, quella che lo riceve postsinaptica e possono essere di due tipi:

- sinapsi elettriche - sono punti dove si scambiano ioni ed altre molecole trasmettendo stimoli elettrici.

- sinapsi chimiche - sono punti in cui le cellule presinaptiche, in prossimità della sinapsi, producono specifiche sostanze chiamate neurotrasmettitori e che vengono rilasciati quando la zona in cui si trovano accumulati viene depolarizzata dall’arrivo di un potenziale d’azione. Essi sono liberati nello spazio sinaptico e vanno a legarsi a specifici recettori presenti sulla membrana della cellula postsinaptica.

- È importante dire che le sinapsi chimiche possono avere effetti contrastanti: “eccitatori” dove il neurotrasmettitore depolarizza la cellula postsinaptica producendo un nuovo potenziale d’azione, e “inibitori” dove il neurotrasmettitore si lega alla membrana della cellula postsinaptica aumentandone il potenziale di riposo e producendo un “potenziale postsinaptico inibitorio” il quale si contrappone a qualsiasi segnale eccitatorio che possa arrivare successivamente alla cellula, neutralizzandolo, così da impedire la trasmissione di qualunque altro segnale elettrico.

I neuroni dialogano attraverso frequenze specifiche che permettono tutti i processi bioelettrici indispensabili per la gestione di tutti i metabolismi: mentali, psichici, emozionali e organici.

Quando si creano alterazioni in questo settore, ed il più delle volte accade a causa di traumi psichici, conflitti, cattiva gestione delle emozioni, si configurano situazioni particolari di attività dei neuroni che possono essere alterate e produrre situazioni patologiche cerebrali e che, a cascata, si estendono anche ai metabolismi, organi e tessuti corrispondenti.

AZIONE DI MAGNETIKA

Quando si crea la predisposizione alla formazione di condizioni in cui si producono vere e proprie “abitudini” o “vie prioritarie di funzionamento”, rinforzate anche dall’instaurarsi di “memorie cellulari”, e che causano fobie, pensieri ricorrenti, fissazioni, ansie, ecc., l’azione di Magnetika è quella di inibire queste funzionalità alterate bloccando la trasmissione di quei neurotrasmettitori che innescano e mantengono questa situazione.

Infatti l’assunzione di una compressa di Magnetica, mezz’ora prima di coricarsi, determina il blocco per otto ore dei segnali elettrici relativi alle informazioni che noi vogliamo inibire.

Si possono prescrivere contemporaneamente fino ad un massimo di 3 rimedi di diversa struttura e potenza energetica.

Ogni notte, per 2 mesi, si effettua così un vero e proprio “reset” del sistema dandogli la possibilità di rigenerarsi e riportare le sue condizioni di funzionamento in armonia, con la modifica dei flussi ionici attraverso un ritrovato riequilibrio delle polarità all’interno ed all’esterno delle membrane cellulari e nelle catene proteiche che avvolgono i geni.

In questo modo, gradualmente, si annullano le alterazioni prodotte nel sistema dai conflitti emotivi nelle varie zone del cervello e, di riflesso, le disfunzioni e le patologie che tutto ciò causa nei corrispondenti organi e metabolismi.

L’azione di Magnetica si manifesta a cominciare dalle strutture nervose della mucosa dell’apparato digerente, per mezzo delle quali vengono lette e decodificate le informazioni contenute nel “programma” del rimedio (proprio come succede tra lettore e CD).

A seguito di questo “contatto” l’attenzione o “tensione neurale” del soggetto, nella fase del sonno, viene attratta da questa complessa massa di “informazioni armoniche” che agiscono, attraverso i neurotrasmettitori, sulle alterazioni energetiche causate da traumi e condizionamenti, contrapponendo loro un campo magnetico uniforme ed in empatia con le “frequenze armoniche” inserite dal rimedio.

A questo punto il soggetto beneficia di una serie di “reset” nelle zone alterate.

La mente umana, per accelerare in tempo reale gli eventi e la memoria alla velocità del pensiero, è costretta a usare un meccanismo di dialogo interno delle informazioni presenti e passate comprimendo (zippando) la grandezza e l’immensità della massa di informazioni creando così delle zone energetiche di disturbo.

In questo modo gli stessi neurotrasmettitori, che inconsciamente fanno transitare i segnali alterati dei traumi, vengono “attratti” dalle frequenze di Magnetica, che ha come unico scopo quello di sciogliere i cumuli di energie distoniche appartenenti ad uno o più traumi, ed iniziano ad operare in modo armonico.

Tutto ciò, come già abbiamo detto, avviene durante il sonno in modo che percezioni, funzioni vitali e i sensi del soggetto non siano alterati.

MAGNETIKA© (3° CAPITOLO)

LE “POTENZE” DI MAGNETIKA

Come abbiamo visto la Malattia non è altro che l’espressione di uno stato psicofisico alterato:

E’ il mutamento di una condizione di equilibrio messo in atto dal nostro corpo per fare fronte ad una situazione critica conflittuale.

E’ dunque la fotografia, la rappresentazione, del rapporto che abbiamo con noi stessi e con l’ambiente che ci circonda: lavoro, desideri, impegni, emozioni, passioni, sopravvivenza, errori, ansie, paure, ecc.

La Malattia è un programma biologico di comportamento che rappresenta il modo “sensato” ed intelligente con il quale il nostro corpo affronta la lotta per la sopravvivenza.

Il senso della vita infatti sta “nel rimanere in vita”.

Ognuno di noi fronteggia la malattia con i mezzi che ha a disposizione e questo perché non siamo tutti uguali: costituzione, ereditarietà, tipo di vita, ambiente, educazione e comportamenti ci differenziano, rendendoci unici e personalizzando l’espressione della malattia, però i “meccanismi” con i quali il nostro corpo manifesta la malattia, sono guidati da programmi biologici di sopravvivenza che sono comuni a tutti.

Quando si verifica una situazione che l’individuo vede come un possibile pericolo per la sopravvivenza si crea un’alterazione psichica che porta ad un conflitto esistenziale e che fa scattare un programma di riparazione.

Ognuno di noi vive questo pericolo in base alla conoscenza ed alla coscienza che ha di sé, che sono frutto di una educazione condizionata da vari fattori quali la morale, l’ambiente, le religioni, la politica, ecc. e che determinano la consapevolezza delle proprie capacità di poter affrontare e risolvere le difficoltà dell’esistenza.xxx

Se, al contrario, si crea la convinzione di non riuscire a risolvere la situazione, si diviene preda di emozioni e sentimenti che ci impediscono di ragionare ed il rischio diviene elevato.

A questo punto si instaura una organizzazione di pensieri concatenati, formata dalla somma dei problemi non risolti nella vita, talmente strutturata da creare uno stato mentale costante e ripetitivo, al quale si aggiunge poi la delusione di tentativi di soluzione falliti, che porta ad una svalutazione di sé sempre più profonda ed alla formazione di patologie sempre più gravi.

I rimedi “Magnetika”, come abbiamo visto, agiscono sulle alterazioni di 4 aspetti dell’Essere Umano:

Mentale, Organico, Cellulare, Tessuto di sostegno e, per ogni aspetto, su 10 diversi livelli di coscienza del Sé.

In questo modo il soggetto viene aiutato ad acquisire, di volta in volta, attraverso il superamento dei conflitti, una maggiore conoscenza e consapevolezza così da ritrovare l’equilibrio psicofisico ed integrarsi con la propria esistenza e con l’ambiente.

Elenchiamo il campo d’azione di ogni “potenza” dei rimedi:

  • 01 - SOTTOMISSIONE Tutto ciò che non si riesce a dire e che limita la libera espressione della propria volontà.
  • 02 - CONFLITTI DA SOTTOMISSIONE - E’ la “cronicizzazione” e l’acquisizione di “usuali” comportamenti di vita in cui i condizionamenti soffocano la personalità.
  • 03 - BLOCCO EMOZIONALE - Chiusura totale, è l’incapacità di comunicare. E’ la difficoltà a manifestare emozioni e sentimenti e ad esprimere la sessualità.
  • 04 - BLOCCO EMOZIONALE DOVUTO AI GENITORI - E’ la mancanza di comunicazione totale, come la precedente, ma relativa al rapporto con i genitori, dovuta ai condizionamenti ed alle paure subite da parte degli stessi.
  • 05 - TRAUMI SUL DNA - Traumi primari ed ereditati dai nonni.
  • 06 - TRAUMI SUL DNA DERIVANTI DALLA MASSA GENETICA - Alterazioni ereditate da tutte le precedenti generazioni. La somma delle somme ereditarie.
  • 07 - REGISTRATE SUGLI ORGANI E FUNZIONI - INTERCOMUNICAZIONE TRA EMOZIONI PRIMARIE - Mancanza di dinamica tra la parte emozionale e la parte organica.
  • 08 - SE SUPERIORE - Inizia presa di Coscienza.
  • 09 - DUALITA’ DOVUTE A SOTTOPERSONALITA’ - Fabbrica di bugie, maschere. Sottomissione all’ego.
  • 10 - RIORDINAMENTO, UOMO NUOVO - Scoperta di un oceano di energie, stimoli, vocazioni, libertà dell’Essere. Interattività con le capacità extrasensoriali della mente, percezione, capacità di elaborazione.

Osservando l’azione espressa dalle 10 potenze vediamo come, dalla Potenza 01 alla Potenza 10, partendo dalle espressioni fisiche e comportamentali, attraverso le emozioni, con un processo di crescita e di acquisizione di consapevolezza si giunga fino alla percezione, del nostro Essere, come Coscienza Individuale ma connessa e fusa con il Tutto.

La Medicina Biologica, di cui abbiamo parlato prima, è il risultato di un’attenta osservazione dei comportamenti degli esseri viventi nei confronti di se stessi e dell’ambiente attraverso la lotta per la sopravvivenza.

La lotta per la sopravvivenza, durante l’evoluzione delle specie, ha fatto si che nel nostro cervello si creassero dei programmi di comportamento e di reazione del nostro organismo tali da permetterci di sopravvivere nel nostro ambiente.

I programmi più importanti riguardano: la conquista ed il mantenimento del territorio, del cibo, la difesa della prole, la paura e la fuga, l’attacco.

Il leone che, per intere stagioni ha difeso il suo territorio e la sua posizione di capobranco e riproduttore adeguando per questo le funzioni del suo organismo all’esigenza di combattere ogni volta che spuntava un pretendente, nel momento in cui perde una battaglia e viene esiliato, inizia la fase di soluzione dei conflitti vissuti e si attiva la riparazione dei danni subiti.

Se i danni sono superiori alla capacità di riparazione messa in atto il leone morirà di infarto entro 9 mesi e si concluderà l’iter di una legge biologica alla quale i programmi vitali obbediscono.

L’Essere Umano, come qualsiasi altro animale, è sottoposto alle leggi biologiche di sopravvivenza, ma non è soltanto un animale, è qualcosa di più poiché, a differenza dell’animale, ha una Coscienza superiore che, attraverso le esperienze, l’espressione della volontà, il desiderio di conoscenza, la percezione sempre più forte di far parte di un Tutto infinito, la ricerca spirituale, la religiosità, la consapevolezza di sé, i sentimenti, le emozioni, è una Coscienza in continua e costante espansione, che lo porta, nella sua crescita, a capire come superare i coinvolgimenti emotivi legati ai traumi aiutandolo ad introdurre dei cambiamenti comportamentali nella propria esistenza.

Il compito di Magnetica è quello di accelerare questo processo evolutivo della Coscienza e portare l’uomo, non solo a superare i suoi conflitti, ma addirittura, attraverso comportamenti più consapevoli, ad evitare di crearsene di nuovi.

© Magnetika

® Presentazione elaborata nel giugno 2009 da H.p. Mario Meluzzi nel ruolo di consulente scientifico.

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